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Il Grignolino d’Asti DOC Limonte 2023 di Braida nasce dai vigneti di Rocchetta Tanaro, a 160 metri sul livello del mare, dove i suoli ricchi di sabbia e argilla donano eleganza e complessità. Vinificato in acciaio, conserva un profilo fresco e fragrante. Il colore è rosso tenue con riflessi aranciati, il bouquet si apre con note di rosa, pepe bianco e piccoli frutti rossi, arricchite dal carattere del terroir. Al palato è leggero, delicato e fine, con tannino sottile e un finale lungo e armonioso. Ideale in abbinamento ad antipasti piemontesi, salumi delicati, carni bianche e piatti di verdure, esprime la tradizione in chiave elegante.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Grignolino d'Asti DOC
- Vitigno / Materia prima
- grignolino
- Annata o Cuvée
- 2023
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- Piemonte
- Gradazione Alcolica
- 14% vol.
- Temperatura di Servizio
- 14° - 16° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Abbinamenti Gastronomici
- Affettati misti, Carni Bianche, Primi di Terra, Primi di Mare, Pizza
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
- Valutazione complessiva
- 91/100 Eccellente
Braida

Immersa nelle suggestive colline del Piemonte, la cantina Braida è un autentico tributo alla cultura vinicola italiana, capace di trasformare la Barbera in un'opera d'arte liquida. Grazie a un approccio visionario e alla passione viscerale dei suoi fondatori, Braida ha saputo rivoluzionare l'immagine di questo vitigno, esaltandone la capacità di dar vita a vini di straordinaria personalità e complessità. Il cuore pulsante della cantina risiede nella DOCG Barbera d’Asti, emblema di un territorio ricco di storia e tradizione.
Il viaggio nel mondo di Braida inizia tra i filari di Barbera, dove l'uva viene coltivata con un rispetto quasi sacro per la terra e le sue antiche tradizioni. Ogni grappolo è l'espressione di un terroir unico, e la filosofia produttiva della cantina si fonda su un equilibrio tra l'innovazione e la custodia di valori antichi. In cantina, le tecniche di vinificazione sposano la modernità senza mai tradire l'essenza del passato, dando vita a vini che raccontano storie di tempo e luogo.
Tra le etichette che portano con orgoglio il nome di Braida, il Bricco dell’Uccellone si distingue come un capolavoro enologico. Questo vino, dotato di grande carattere e struttura, è un esempio perfetto di come la Barbera possa evolvere e maturare, raggiungendo vette di eleganza e complessità aromatica. Al palato, il Bricco dell’Uccellone regala un'esperienza sensoriale avvolgente, con note fruttate e speziate che danzano armoniosamente.
Invitiamo tutti gli appassionati di vino a scoprire le meraviglie della cantina Braida su Vino45: un viaggio che promette di deliziare ogni senso e di arricchire la vostra esperienza enologica con l'autenticità e la passione del Piemonte.
Indirizzo:
Via Roma, 94 - 14030 Rocchetta Tanaro (AT), Italia
Colore: Rosso rubino chiaro con riflessi aranciati, brillante e di buona trasparenza tipica del vitigno.
Olfatto: Profumo fine e speziato con note di pepe bianco, chiodo di garofano e leggere sfumature floreali di rosa secca, accompagnate da accenni fruttati di ribes e melograno.
Gusto: Fresco e scorrevole, con tannino vivo ma gentile, struttura leggera e finale sapido e persistente.
- Wine Enthusiast: 92/100
- James Suckling: 90/100
Recensioni
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IL VINO
Il Grignolino d’Asti DOC Limonte 2023 di Braida nasce dai vigneti di Rocchetta Tanaro, a 160 metri sul livello del mare, dove i suoli ricchi di sabbia e argilla donano eleganza e complessità. Vinificato in acciaio, conserva un profilo fresco e fragrante. Il colore è rosso tenue con riflessi aranciati, il bouquet si apre con note di rosa, pepe bianco e piccoli frutti rossi, arricchite dal carattere del terroir. Al palato è leggero, delicato e fine, con tannino sottile e un finale lungo e armonioso. Ideale in abbinamento ad antipasti piemontesi, salumi delicati, carni bianche e piatti di verdure, esprime la tradizione in chiave elegante.
Nessun’altra cantina si identifica con un vitigno come Braida con la barbera. Il lavoro che Giacomo Bologna ha infatti portato avanti negli ultimi decenni non ha eguali, e ha aperto la strada a un’intera generazione di vignaioli che, dopo di lui, hanno iniziato a lavorare in modo convinto questa varietà precedentemente così poco apprezzata. Si può affermare che sia stato proprio Giacomo Bologna, con il “Bricco dell’Uccellone” e con altri vini che hanno fatto la storia dell’enologia italiana, a stravolgere quelle che erano le convinzioni più comuni sulla barbera. Studiando suoli ed esposizioni, aspettandone la completa maturazione, lavorandola al meglio in cantina, Giacomo Bologna è riuscito a dimostrare la qualità, la finezza e soprattutto la longevità che era possibile ottenere vinificando le uve di barbera.
Oggi l’azienda rappresenta l’immagine fedele della filosofia di Giacomo, del suo modo d’intendere la vita, la terra, il vino e i rapporti con gli amici. I figli Raffaella e Giuseppe, entrambi enologi, costituiscono la terza generazione dei “Braida”, e sono uniti dal sogno e dall’entusiasmo di far proseguire alla Barbera quella conquista di nobiltà e qualità iniziata dal padre.
Potendo contare su oltre sessanta ettari vitati, l’azienda vede i propri filari disposti principalmente nelle terre di Rocchetta Tanaro, ai quali negli anni si sono aggiunti gli appezzamenti di Castelnuovo Calcea, Costiglione d’Asti, Mango d’Alba e Trezzo Tinella. Uve coltivate e raccolte in territori altamente vocati alla viticoltura, sono lavorate in cantina con l’ausilio delle più moderne e ricercate tecnologie enologiche, impiegate sempre nel pieno rispetto delle più antiche tradizioni.
È così che ormai da anni la famiglia Braida è sinonimo del bere italiano nel mondo, grazie a etichette che, oltre al “Bricco dell’Uccellone”, si esprimono in nomi quali “Montebruna”, “La Monella”, “Il Baciale’”, “Bricco della Bigotta” e a seguire tutti gli altri. Vini nati sotto il segno della riscossa della barbera, e oggi simbolo della massima eccellenza enologica piemontese e italiana.
