Il Sagrantino di Montefalco 'RC2' della Famiglia Cotarella è stato prodotto per la prima volta con l’annata 2006, quando Riccardo Cotarella ha salutato la nascita del suo primo nipote Riccardo Chiasso. Le lettere R e C hanno ispirato l’originale monogramma RC2. E' un vino che stupisce per spessore ed eleganza, come nella migliore tradizione dei vini di Montefalco, la cui maturazione in botte grande contribuisce ad arricchire il vino, donandogli tracce speziate che aprono ad un assaggio compatto, intenso, ricco di tannini. Grande equilibrio e finezza.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Sagrantino di Montefalco DOCG
- Vitigno / Materia prima
- sagrantino
- Annata - Cuvée
- 2015
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Umbria
- Gradazione Alcolica
- 14.5% vol.
- Temperatura di Servizio
- 16° – 18° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Caratteristiche Speciali
- Piccoli Produttori
- Abbinamenti Gastronomici
- Carni Arrosto, Carni Rosse, Primi di Terra, Riso e Risotti
Il legame tra la Famiglia Cotarella e il mondo del vino ha origine negli anni Sessanta, quando Antonio e Domenico Cotarella, viticoltori in Monterubiaglio, frazione del comune di Castel Viscardo in provincia di Terni, hanno realizzato la prima cantina per la produzione in proprio di vino. I fratelli Renzo e Riccardo Cotarella, entrambi enologi cresciuti in una terra di lunghe tradizioni vinicole, spinti dalla passione del padre Domenico, hanno poi fondato nel 1979 l'attuale “Falesco”, trasformando quella che era una piccola azienda familiare in un'impresa vitivinicola di successo, da lasciare alle generazioni successive.
È qui, a cavallo tra Umbria e Lazio, che nascono vini di indiscutibile fascino, caratterizzati da uno stile contemporaneo e allo stesso tempo contraddistinti da una particolare longevità. Vini che in pochi decenni sono diventati ambasciatori dell’Italia enologica nel mondo.
L’azienda si estende al momento su una superficie vitata che arriva a coprire circa 280 ettari, ai quali vanno aggiunti altri novanta ettari attualmente condotti in affitto. In una zona collinare caratterizzata da terreni di origine vulcanica, sono coltivate sia varietà autoctone che uve internazionali, per cui tra i filari si incontrano piante di aleatico, trebbiano, malvasia, verdicchio, sangiovese e vermentino, e ancora di merlot, syrah, viognier e cabernet. Grappoli allevati nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, che in cantina sono lavorati utilizzando i più moderni e avanzati strumenti enologici, impiegati sempre senza mai snaturare ciò che il terroir e la stagione sono arrivati a esprimere nel frutto.