Il Barbaresco 'Bric Turot' di Prunotto nasce dalle uve dell’omonimo vigneto nel comune di Barbaresco, rosso elegante e di grande finezza. La grande diversità di esposizione dei vigneti dovuta alla conformazione del bricco, collina in dialetto piemontese, e la specifica selezione clonale, si uniscono all’affinamento per almeno 12 mesi in botti grandi di diverse capacità ed 1 anno di affinamento in bottiglia, per un Barbaresco equilibrato e piacevole, che incarna alcune delle migliori caratteristiche della denominazione, inclusa la longevità.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Barbaresco DOCG
- Vitigno / Materia prima
- nebbiolo
- Annata - Cuvée
- 2017
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Piemonte
- Gradazione Alcolica
- 13.5% vol.
- Temperatura di Servizio
- 18° - 20° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Punteggi
- Robert Parker 93/100, James Suckling 92/100, Wine Enthusiast 91/100
- Abbinamenti Gastronomici
- Carni Arrosto, Carni in Umido, Formaggi Stagionati, Cacciagione, Carni Rosse
- Degustazione
- Colore: rosso granato intenso con riflessi rubino scuro Bouquet: complesso, sentori di liquirizia e frutti di sottobosco, cannella, chiodi di garofano e viola Gusto: tannini pieni e avvolgenti, lungo retrogusto di frutta matura.
Erano gli inizi del XX secolo, il 1904 per la precisione, quando a Serralunga d’Alba venne fondata la cantina sociale “Ai Vini delle Langhe” la quale, però, dopo poco meno di vent’anni iniziò ad avere seri problemi di bilancio e fu messa in liquidazione. Nel 1922, Alfredo Prunotto scelse di rilevare la società, dandole nel contempo il proprio nome. Da allora, annata dopo annata, il successo è stato ininterrotto, e la cantina Prunotto ha iniziato a esportare vini in tutto il mondo. Nel 1954, lo stesso Alfredo Prunotto decise di cedere l’azienda all’amico enotecnico Beppe Colla, che a sua volta, quarant’anni più tardi, nel 1994, scelse di vendere la cantina alla famiglia dei Marchesi Antinori. Attualmente, la tenuta Prunotto si estende su una superficie totale circa cinquanta ettari vitati, ripartiti tra alcune delle migliori zone vinicole piemontesi, come Bussia, Bric Turot e Costamiole. Tra i filari, le viti sono curate con rigore e costanza, allevate come fossero dei figli, e coltivate nel pieno rispetto di ambiente, natura ed ecosistema. In cantina, pur potendo contare sulle più moderne tecnologie enologiche, l’obiettivo principale rimane sempre quello di valorizzare ed esaltare ciò che la stagione e il territorio sono stati in grado di esprimere nel frutto. È in questa maniera che l’impresa vitivinicola Prunotto arriva a proporre un’importante gamma di etichette, suddivise tra la linea classica e la linea delle selezioni, quest’ultima creata per esaltare i singoli cru. Dal Barolo al Barbaresco, passando per il Grignolino, per il Roero e per il Moscato d’Asti, si arriva alla Barbera e al Dolcetto: è così che, contraddistinti da uno dei nomi piemontesi più pregiati e rinomati enologicamente parlando, i vini Prunotto ormai da anni si fanno celebri interpreti di alcune delle denominazioni più prestigiose di tutto il Piemonte e non solo, dimostrandosi profondamente eleganti e oltremodo raffinati.