
- SCONTO
- -20%
Il Frappato, Collezione Grandi Artisti, di Feudi del Pisciotto è dedicato a Carolina Marengo for Kisa. Vino potente, persistente e molto elegante che colpisce il degustatore fin dalle prime note olfattive inconfondibili. Paolo Panerai, che controlla l’azienda, ha pensato di celebrare l’eccellenza di Feudi sposando il vino con la massima espressione del made in Italy: la moda.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Sicilia IGT
- Vitigno / Materia prima
- frappato
- Annata - Cuvée
- 2017
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Sicilia
- Gradazione Alcolica
- 13% vol.
- Temperatura di Servizio
- 16° – 18° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Caratteristiche Speciali
- Etichetta artistica
- Abbinamenti Gastronomici
- Carni Arrosto, Formaggi Freschi, Cacciagione, Carni Rosse, Pizza
Se la Toscana è con il Piemonte la regione con più vini d’eccellenza, la Sicilia si sta sempre più affermando come terra di grandi vini. Del resto proprio la Sicilia è la regione che gli antichi chiamavano Enotria in virtù della sua celebrata vocazione per la coltura della vite. Non a caso, il clima e i suoli di quest’isola sono garanzia di qualità, oltre che di quantità.
Per questo negli ultimi anni, grazie in primis al lavoro pionieristico di alcune grandi famiglie d’imprenditori siciliani, alle preziose collaborazioni di un genio come Giacomo Tachis, così come all’impegno di istituzioni quali l’Istituto Regionale della Vite e del Vino, la vitivinicoltura dell’isola ha avuto un vero e proprio rinascimento, culturale prima ancora che produttivo, fatto di grandi investimenti sulla capacità di questa terra di poter produrre vini di livello internazionale. In questo nuovo movimento di rinascita siciliana Feudi del Pisciotto, la prima azienda siciliana del gruppo DCC, sta dando il suo contributo, forte anche dell’esperienza maturata da Castellare di Castellina e Rocca di Frassinello.
L’azienda si trova nella Sicilia sud orientale a pochi minuti da Caltagirone, Piazza Armerina e Vittoria, cioè fra la Villa Romana miracolosamente rimasta intatta e la capitale della ceramica, a 7 km dal mare. Il Feudo risale al 1700 e all’epoca era uno dei più vasti della Sicilia. L’antico fabbricato comprende il Palmento, dal termine latino Paumentum, riferito all’atto di pigiare qualcosa. Pigiare appunto l’uva, in vasche che poi lasciano scendere il mosto per caduta, come si è accertato oggi essere la tecnica migliore. Restaurato senza nessuna modifica dell’esistente, il Palmento è collegato a una moderna cantina costruita per vinificare fino a 10mila ettolitri con la tecnologia più avanzata. In parte del Palmento e del Baglio sono stati realizzati un Wine relais con 10 camere e un ristorante sopra la barricaia visibile per il pavimento in vetro.