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Barbaresco 'Asili' DOCG 2016 (750 ml.) - Michele Chiarlo

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Categoria del Prodotto
Vino Rosso
Denominazione
Barbaresco DOCG
Vitigno / Materia prima
nebbiolo
Annata - Cuvée
2016
Formato
750 ml.
Nazione
Italia
Regione
IT - Piemonte
Gradazione Alcolica
14% vol.
Temperatura di Servizio
18° - 20° C.
Bicchiere Consigliato
Calice ampio a stelo lungo
Premi
Vitae 3 Viti
Punteggi
James Suckling 95/100, Wine Enthusiast 95/100, Robert Parker 93/100
Abbinamenti Gastronomici
Cacciagione, Carni Rosse, Formaggi Stagionati
Degustazione
Colore: rosso granato intenso e profondo Bouquet: confettura di prugne e ciliegie, caffè espresso, mentolo, liquirizia e talco Gusto: complesso e intrigante, solido nella trama tannica, lungo nella persistenza e balsamico in chiusura.
MCC-BARBARESCO-ASILI-2016
5 Articoli

Il Barbaresco 'Asili' di Michele Chiarlo si colloca ai vertici qualitativi di tutta la gamma aziendale prodotta. Asili è un cru di indiscutibile carattere, che dona al Barbaresco eleganza, finezza e fascino. Longevo e di grande personalità al naso e in bocca, fermenta in tini di rovere per 15 giorni alla temperatura di 27-30 °C, per poi maturare 18 mesi in botti di rovere e un anno in bottiglia. Un'eccellenza del Piemonte.

    

L’azienda Michele Chiarlo fu fondata nel 1956 da Michele Chiarlo a Calamandrana, nel cuore dell’astigiano, producendo la prima annata di Barolo nel 1958. Durante gli anni seguenti la cantina, a conduzione rigorosamente famigliare, si sviluppò notevolmente, grazie agli importanti acquisti effettuati nelle migliori zone delle Langhe, aggiudicandosi, nel 1987 e nel 1989, terreni a Cerequio e a Cannubi. Oggi l’azienda si sviluppa su circa 110 ettari vitati, di cui 60 sono di proprietà e i restanti 50 con contratti di affitto a lungo termine, dando vita a poco più di un milione di bottiglie. La conduzione è affidata ai figli di Michele, Alberto e Stefano: il primo si occupa dello sviluppo commerciale, mentre il secondo è enologo. Nei vigneti si coltivano solo uve autoctone, concentrandosi su nebbiolo, barbera, cortese e moscato; in cantina la filosofia mira a esaltare le caratteristiche che contraddistinguono il vitigno contestualizzato in un determinato terroir, cercando per i vini rossi di utilizzare moderatamente il legno, affinando i vari crus secondo il metodo tradizionale, in botti grandi o tonneaux. Obiettivo fondamentale che viene perseguito dalla Michele Chiarlo è quello della sostenibilità, concetto caro alla famiglia sin dagli anni ’90, quando si iniziarono le prime applicazioni di lotta integrata, fitofarmaci selettivi e ulteriori pratiche naturali. Un percorso virtuoso, che si rinnova nel tempo: nel 2007 infatti si è iniziato un progetto, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, che mira alla sostenibilità totale della filiera, sino alla tavola dei consumatori. I Chiarlo sono persone dinamiche, attente ai tempi moderni, come testimonia l’ambizioso progetto di hospitality inaugurato con il “Palais Cerequio”, struttura ricettiva ideale per coloro che vogliono concedersi qualche giorno di riposo in un mondo dove è il vino a essere protagonista assoluto. Una ventina di etichette eccellenti in totale, dal Barolo al Barbaresco, dal Gavi alla Barbera: bottiglie che, sorso dopo sorso e vendemmia dopo vendemmia, si confermano nell’olimpo dei migliori vini italiani.

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