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La 'Vigna Veja' Barbera d’Asti Superiore Nizza Riserva è uno dei gioielli di Michele Chiarlo. Proviene dalle vigne più vecchie del vigneto di 'La Court' e viene prodotta in sole 3000 bottiglie, la cui classe risiede nel grande equilibrio di profumi offerti al naso. Maturare due anni in botte di rovere e due anni in vetro. Una bottiglia davvero per pochi appassionati, la cui etichetta è disegnata da Ugo Nespolo, grande artista esponente della Pop Art. Prodotto solo nelle annate d'eccezione in un numero limitato di bottiglie.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Nizza DOCG
- Vitigno / Materia prima
- barbera d'Asti
- Annata o Cuvée
- 2011
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Piemonte
- Gradazione Alcolica
- 14% vol.
- Temperatura di Servizio
- 18° - 20° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Caratteristiche Speciali
- Annate Storiche, Edizione Limitata
- Abbinamenti Gastronomici
- Cacciagione, Carni Rosse, Formaggi Stagionati
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
Michele Chiarlo
Immersa nella maestosa regione del Piemonte, la cantina Michele Chiarlo rappresenta una perfetta fusione tra l'eleganza classica e un approccio moderno alla vinificazione. Fondata con l'intento di esaltare le peculiarità dei cru del Barolo e delle altre denominazioni locali, questa cantina è un vero e proprio omaggio al territorio piemontese.
La storia di Michele Chiarlo si intreccia con quella delle colline di Langhe, Monferrato e Gavi, luoghi dove ogni vite racconta una storia antica di fatica e passione. Qui, le uve Nebbiolo, Barbera e Moscato trovano il loro habitat ideale, crescendo rigogliose e dando vita a vini che sono veri ambasciatori della tradizione enologica piemontese. Il Barolo Cerequio è il fiore all'occhiello della produzione Chiarlo, un vino che rappresenta un'esperienza sensoriale unica, con la sua struttura imponente e i suoi aromi complessi che evocano note di ciliegia, spezie e un tocco di liquirizia.
La filosofia produttiva della cantina si basa su un rispetto quasi reverenziale per il territorio e per le sue tradizioni, ma non rinuncia a uno sguardo verso il futuro, adottando tecniche moderne che esaltano la qualità e l'espressività dei vini. Ogni bottiglia di Michele Chiarlo è un viaggio nei profumi e nei sapori del Piemonte, un invito a scoprire la ricchezza di una terra generosa e a lasciarsi conquistare dalla sua autenticità.
Non perdere l'occasione di scoprire su Vino45 le eccellenze firmate Michele Chiarlo: un universo di eleganza e tradizione che aspetta di essere esplorato e assaporato in ogni suo sorso.
Indirizzo
SS Nizza-Canelli, 99 - 14042, Calamandrana (AT), Italia
Colore: rosso scuro, molto profondo
Bouquet: sentori fruttati avvolgenti, alternati ad aromi che tendono verso lo speziato
Gusto: ottima struttura, ricco, potente, ben equilibrato. Finale persistente.
- Bibenda 4/5
- Doctor Wine 96/100
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Recensioni
IL VINO
La 'Vigna Veja' Barbera d’Asti Superiore Nizza Riserva è uno dei gioielli di Michele Chiarlo. Proviene dalle vigne più vecchie del vigneto di 'La Court' e viene prodotta in sole 3000 bottiglie, la cui classe risiede nel grande equilibrio di profumi offerti al naso. Maturare due anni in botte di rovere e due anni in vetro. Una bottiglia davvero per pochi appassionati, la cui etichetta è disegnata da Ugo Nespolo, grande artista esponente della Pop Art. Prodotto solo nelle annate d'eccezione in un numero limitato di bottiglie.
L’azienda Michele Chiarlo fu fondata nel 1956 da Michele Chiarlo a Calamandrana, nel cuore dell’astigiano, producendo la prima annata di Barolo nel 1958. Durante gli anni seguenti la cantina, a conduzione rigorosamente famigliare, si sviluppò notevolmente, grazie agli importanti acquisti effettuati nelle migliori zone delle Langhe, aggiudicandosi, nel 1987 e nel 1989, terreni a Cerequio e a Cannubi. Oggi l’azienda si sviluppa su circa 110 ettari vitati, di cui 60 sono di proprietà e i restanti 50 con contratti di affitto a lungo termine, dando vita a poco più di un milione di bottiglie. La conduzione è affidata ai figli di Michele, Alberto e Stefano: il primo si occupa dello sviluppo commerciale, mentre il secondo è enologo. Nei vigneti si coltivano solo uve autoctone, concentrandosi su nebbiolo, barbera, cortese e moscato; in cantina la filosofia mira a esaltare le caratteristiche che contraddistinguono il vitigno contestualizzato in un determinato terroir, cercando per i vini rossi di utilizzare moderatamente il legno, affinando i vari crus secondo il metodo tradizionale, in botti grandi o tonneaux. Obiettivo fondamentale che viene perseguito dalla Michele Chiarlo è quello della sostenibilità, concetto caro alla famiglia sin dagli anni ’90, quando si iniziarono le prime applicazioni di lotta integrata, fitofarmaci selettivi e ulteriori pratiche naturali. Un percorso virtuoso, che si rinnova nel tempo: nel 2007 infatti si è iniziato un progetto, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, che mira alla sostenibilità totale della filiera, sino alla tavola dei consumatori. I Chiarlo sono persone dinamiche, attente ai tempi moderni, come testimonia l’ambizioso progetto di hospitality inaugurato con il “Palais Cerequio”, struttura ricettiva ideale per coloro che vogliono concedersi qualche giorno di riposo in un mondo dove è il vino a essere protagonista assoluto. Una ventina di etichette eccellenti in totale, dal Barolo al Barbaresco, dal Gavi alla Barbera: bottiglie che, sorso dopo sorso e vendemmia dopo vendemmia, si confermano nell’olimpo dei migliori vini italiani.