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L' 'Insoglio del Cinghiale Campo di Sasso' di Tenuta di Biserno, realtà fondata nel 2001 dal Marchese Lodovico Antinori, desideroso di investire nel terroir dell’Alta Maremma, è la pietra miliare dell’azienda. Blend di soli vitigni internazionali, Syrah 30%, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, sapientemente assemblati per regalare un Supertuscan equilibrato e di qualità, molto fresco al palato. Note di piccola frutta rossa e sensazioni speziate, rimandi a erbe aromatiche e aroma balsamico. Tannino finemente levigato e rotondo. Vino perfetto per essere abbinato a succulenti piatti di selvaggina.
- Categoria del Prodotto
- Vino Rosso
- Denominazione
- Toscana Rosso IGT
- Vitigno / Materia prima
- syrah
- Annata o Cuvée
- 2021
- Formato
- 750 ml.
- Nazione
- Italia
- Regione
- IT - Toscana
- Gradazione Alcolica
- 14% vol.
- Temperatura di Servizio
- 16° – 18° C.
- Bicchiere Consigliato
- Calice ampio a stelo lungo
- Abbinamenti Gastronomici
- Affettati misti, Carni Arrosto, Cacciagione, Formaggi Stagionati
- Allergeni
- Contiene solfiti (per solfiti si intende l'anidride solforosa che viene aggiunta al vino, per preservarlo, grazie alla sua azione disinfettante, antiossidante e stabilizzante)
Tenuta di Biserno
Nel cuore della Toscana, dove le onde del mare accarezzano dolcemente la costa, sorge la Tenuta di Biserno, un vero gioiello incastonato tra le colline di Bibbona. Fondata dal visionario Lodovico Antinori, la cantina è un tributo all'eccellenza bordolese trapiantata in terra toscana, dove la natura incontaminata e il clima mite creano un ambiente ideale per la viticoltura di alta qualità. Qui, tra i profumi della macchia mediterranea e il suono delle onde, prende vita un’esperienza vinicola unica, capace di sedurre anche i palati più esigenti.
La filosofia produttiva di Biserno è un raffinato connubio di tradizione ed innovazione, con un'attenzione maniacale alla qualità e al rispetto del territorio. Le vigne, curate con meticolosa dedizione, sono un trionfo di Cabernet Franc e Merlot, varietà nobili che trovano in queste terre una nuova dimensione di espressione. L'approccio enologico mira a esaltare le caratteristiche intrinseche delle uve, dando vita a vini che raccontano storie di equilibrio, complessità e profondità.
Tra le etichette della Tenuta di Biserno spicca Il Pino di Biserno, un vino che incarna l'essenza della cantina. Con il suo bouquet ricco e avvolgente, in cui si intrecciano note di frutti rossi maturi, spezie dolci e un tocco di balsamico, Il Pino di Biserno è un’opera d’arte enologica che affascina e conquista ad ogni sorso. La sua struttura elegante e la sua capacità di evolvere nel tempo ne fanno un compagno ideale per momenti di puro piacere e condivisione.
Lasciati conquistare dai vini della Tenuta di Biserno e scopri su Vino45 un universo di sapori e sensazioni che trasportano nel cuore della Toscana, dove il sogno di Lodovico Antinori continua a vivere e a incantare. Un invito a esplorare un mondo di eccellenza e raffinatezza, dove ogni bottiglia è un racconto di passione e maestria.
Indirizzo:
Piazza Gramsci 8 - 57020 Bibbona (LI), Italia
Colore: rosso rubino intenso
Bouquet: carnoso, note pepate, sentori di ciliegie, mirtilli, piante aromatiche, appena balsamico
Gusto: fresco ed elegante, tannini molto ben levigati, ottima l’acidità.
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Recensioni
IL VINO
L' 'Insoglio del Cinghiale Campo di Sasso' di Tenuta di Biserno, realtà fondata nel 2001 dal Marchese Lodovico Antinori, desideroso di investire nel terroir dell’Alta Maremma, è la pietra miliare dell’azienda. Blend di soli vitigni internazionali, Syrah 30%, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, sapientemente assemblati per regalare un Supertuscan equilibrato e di qualità, molto fresco al palato. Note di piccola frutta rossa e sensazioni speziate, rimandi a erbe aromatiche e aroma balsamico. Tannino finemente levigato e rotondo. Vino perfetto per essere abbinato a succulenti piatti di selvaggina.
L'AZIENDA
Lodovico Antinori, il genio di Ornellaia e Masseto, dopo aver portato i suoi vini alla vetta più alta che esista, si è rimesso in gioco, puntando questa volta forse ancora più in alto. Nel 1995, infatti, lo stesso Lodovico Antinori scopre i terreni della Tenuta di Biserno, e pensa inizialmente di inglobare gli appezzamenti proprio con quelli della Tenuta dell’Ornellaia, salvo poi ricredersi dopo essersi reso conto che la natura e le dimensioni del terreno richiedevano un progetto vitivinicolo separato.
Siamo a un passo da Bolgheri, nell'Alta Maremma, e Lodovico comprende da subito le alte potenzialità di questo territorio per i tagli bordolesi. Per il Marchese, “i vigneti di Bibbona e Bolgheri s’incontrano, ricordando quelli di Saint-Émilion e Pomerol”. La Tenuta è costituita da un'unica grande vigna, chiamata Bellaria, che nell’area meridionale appartiene al territorio di Bolgheri, mentre nella zona settentrionale rientra nell’areale di Biserno. È qui che si distende il vigneto Lodovico: sei ettari di terreni oramai considerati da tutti come quelli più vocati della zona.
Tra i filari, si incontrano principalmente piante di cabernet franc, cui si aggiungono piccole percentuali di viti di merlot, cabernet sauvignon e petit verdot, a completare la composizione vitata. Su suoli di natura alluvionale, ricchi di calcare, carbonato di calcio e ciottoli, e godendo di un microclima rinfrescato da costanti brezze, sono coltivate e raccolte uve pregiate e schiette, concentrate in ogni più piccola sfumatura organolettica. Parte di Biserno è anche una seconda tenuta, Campo di Sasso, adiacente alla prima e costituita da tre vigneti, dove il syrah trova condizioni ideali di crescita. In cantina, la consulenza enologica è affidata a Michel Rolland, l'enologo a cui tante cantine al mondo devono la loro fama, tra i quali molti dei più grandi Château di Bordeaux.
Tutto ciò si traduce in quattro nomi, quali “Biserno”, “Lodovico”, “Insoglio del Cinghiale” e “Il Pino di Biserno”: quattro vini, che parlano della massima eccellenza enologica, espressa da una delle famiglie più storiche del panorama vitivinicolo internazionale.