Passito - Malvasia delle Lipari DOC passito 2020 (500 ml) - Hauner - Hauner - 1
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Passito - Malvasia delle Lipari DOC passito 2020 (500 ml) - Hauner - Hauner - 3
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Malvasia delle Lipari DOC passito 2020 (500 ml) - Hauner

Malvasia delle Lipari Passito di Hauner è un vino passito dolce, fresco e aromatico prodotto in località Lingua sull’isola di Salina, parte dell’arcipelago delle Eolie, in Sicilia. E' ottenuta da uve Malvasia di Lipari, quasi in purezza, più una piccola percentuale di Corinto Nero, attentamente selezionate e raccolte a mano tardivamente, nel momento della loro piena maturazione. I grappoli vengono poi lasciati appassire su canizzi all’aria aperta per 15-20 giorni prima di essere pigiati. Emana profumi complessi e articolati di erbe aromatiche, torrone e frutta disidratata. Gusto pieno, dolce e suadente con grande sapidità e freschezza, caldo. Un passito imponente e garbato, piacevolmente mieloso e nocciolato.

37,00 €
Tasse incluse

 
Categoria del Prodotto
Vini Dolci
Denominazione
Malvasia delle Lipari DOC
Vitigno / Materia prima
malvasia
Varietà
malvasia delle Lipari 95%, Corinto nero 5%
Annata - Cuvée
2020
Formato
500 ml.
Nazione
Italia
Regione
IT - Sicilia - Salina
Gradazione Alcolica
13% vol.
Temperatura di Servizio
14° - 16° C.
Bicchiere Consigliato
Calice piccolo aperto
Caratteristiche Speciali
Vini delle Isole Minori, Vino Estremo
Abbinamenti Gastronomici
Dopo Cena - Meditazione, Dolci e Dessert, Formaggi Stagionati
Allergeni
Contiene Solfiti
HNR-MALVASIA-PASSITO-2020
6 Articoli

Carlo Hauner, bresciano di origine boema trapiantato nelle Eolie, è stato l’ideatore dell’azienda agricola che porta il suo nome. Da giovane era pittore e, non ancora ventenne, ha esposto alla Biennale di Venezia. Negli anni della maturità ha ottenuto rilevanti successi in campo internazionale come designer. La passione per l’enologia può essere vista come l’ultima sfida di una vita intensa e costellata di interessi. Alle isole Eolie arriva per la prima volta nel 1963, quando il turismo azzardava le prime timide apparizioni. Dopo alcune vacanze estive (ogni anno più estese), negli anni Settanta si trasferisce a Salina. Sempre irrequieto e curioso, viene attratto dalla coltivazione della Malvasia, l’uva che i contadini locali vendemmiano a metà settembre e fanno asciugare al sole per un paio di settimane. Secondo il metodo tradizionale, di giorno l’uva viene esposta all’aperto sui graticci e ritirata al tramonto. Hauner apprende così le tecniche locali di vinificazione e le integra con lo studio di testi antichi e moderni. Quando decide che la conoscenza acquisita e la sua creatività possono dare un contributo ad un vino che in passato era stato celebre come “nettare degli dei” va alla ricerca di appezzamenti di terreno rimasti incolti a causa della forte emigrazione che ha portato in Australia e nelle Americhe migliaia di eoliani. Riesce a mettere insieme una ventina di ettari che ripulisce, ripristina agli antichi terrazzamenti e fa rivivere come vigneti. Introduce alcune innovazioni: fa appassire l’uva sulla vite e sperimenta tecniche di raffreddamento durante la fermentazione. Piccole rivoluzioni che affascinano gli esperti, a partire da Veronelli, e che portano la Malvasia di Hauner sulla tavola di prestigiosi ristoranti, prima in Italia e poi in Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone e altri paesi. La nuova cantina di Hauner sorge negli anni Ottanta a Lingua, la incantevole frazione di Santa Marina Salina. L’edificio costruito in stile eoliano è dotato di un moderno impianto di refrigerazione e di botti di acciaio che affiancano quelle di legno per l’invecchiamento, con una capacità complessiva di 1.200 ettolitri. L’inaugurazione della nuova cantina coincide con il sempre crescente interesse che la rinata Malvasia suscita fra critici, giornalisti, troupe televisive, enologi, produttori e semplici appassionati di vini di classe. Le visite alla cantina e al “personaggio Carlo Hauner” sono sempre più frequenti e contribuiscono a diffondere nel mondo la fama dell’arcipelago eoliano e del prestigioso vino che vi viene prodotto. Ed è in quegli anni che l’azienda aggiunge alla Malvasia il Salina Bianco, il Salina Rosso (vini da tavola di media gradazione) e l’Antonello, un prodotto di gran lignaggio invecchiato in barrique. Dopo la scomparsa di Carlo Hauner, avvenuta nel febbraio del 1996, l’azienda è condotta con energia dal figlio Carlo Junior con la preziosa collaborazione della moglie Cristina e dei figli Andrea e Michele. Della Malvasia si producono oggi circa 50.000 bottiglie, suddivise in due versioni, la naturale e la passita. L’azienda produce anche capperi, quei saporiti boccioli che l’inventore di questa gloriosa azienda ha etichettato per primo con la dicitura “Capperi di Salina”. Nelle etichette, sia dei capperi che dei vini, ritroviamo le forme e i colori che tanto ha amato il suo ideatore: l’architettura eoliana, i colori della vegetazione di Salina (definita Isola Verde da tutti i depliant turistici), i rossi e gli arancioni della luna e dell’alba, il nero del vulcano, l’azzurro del mare. Sono le riproduzioni dei suoi quadri. 

Indirizzo: 

Hauner, Via Umberto I, 1 - 98050 Santa Marina Salina (ME), Italia

Colore: giallo ambrato molto intenso Bouquet: intenso, ricco di aromi di erbe aromatiche, con sfumature di torrone, camomilla e albicocche disidratate Gusto: pieno, dolce e suadente, con ritorni aromatici di miele e nocciole.

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