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Barolo DOCG 2018 (750 ml.) Ceretto
Barolo DOCG 2018 di Ceretto è prodotto secondo l’antica consuetudine di assemblare uve Nebbiolo da diversi crudella tenuta, situati nei comuni di La Morra, Barolo e Serralunga. Le differenti caratteristiche dei suoli li rendono complementari, dando origine a un Barolo armonioso, complesso ed equilibrato, sintesi perfetta della tradizione langarola e dello stile Ceretto. Coltivato con metodi biologici e biodinamici, fermenta in acciaio con lunga macerazione e affina per almeno 24 mesi in botti grandi di rovere, che rispettano la purezza varietale. Al naso esprime rosa appassita, ciliegia, liquirizia e spezie, mentre al palato è strutturato ma elegante, con tannini fitti e ben fusi, e un finale minerale e persistente. Ideale con brasati, selvaggina, tajarin al ragù e formaggi stagionati. Un grande classico delle Langhe, di raffinata personalità.
- Produktkategorie
- Rotwein
- Bezeichnung
- Barolo DOCG
- Philosophie
- Biologisch (Wein aus 100% biologisch angebauten Trauben, die ohne den Einsatz von synthetischen chemischen Mitteln im Weinberg kultiviert wurden, und dessen Vinifizierung im Keller unter Verwendung von zertifizierten biologischen Weinprodukten und einer b
- Rebsorte / Rohmaterial
- Nebbiolo
- Jahrgang oder Cuvée
- 2018
- Format
- 750 ml.
- Nation
- Italien
- Region
- DE - Piemont
- Alkoholgehalt
- 14,5% vol.
- Betriebstemperatur
- 18° - 20° C.
- Empfohlener Becher
- Weinglas mit langem Stiel
- Gastronomische Kombinationen
- Bratenfleisch, Schmorfleisch, Reifekäse, Wildbret, Rotes Fleisch
- Allergene
- Es enthält Sulfite (unter Sulfiten versteht man Schwefeldioxid, das dem Wein hinzugefügt wird, um ihn durch seine desinfizierende, antioxidative und stabilisierende Wirkung zu bewahren).
CRT-BAROLO-2018
11 Artikel
Ceretto
Eingebettet wie ein kostbares Juwel zwischen den sanften Hügeln der Langhe, ist das Weingut Ceretto ein Leuchtturm der Eleganz und Nachhaltigkeit in der piemontesischen Weinlandschaft. Gegründet in einem Land, wo Wein Kultur und Tradition ist, zeichnet sich Ceretto durch seine Fähigkeit aus, Kunst und Weinbau zu verweben und einzigartige sinnliche Erlebnisse zu bieten. Zwischen den Reben, die sich unter der Sonne des Piemont erstrecken, kultiviert das Unternehmen mit Hingabe ikonische Trauben wie Nebbiolo, Arneis und Moscato und respektiert die Natur und ihren Lebenszyklus.
Mit einer Produktionsphilosophie, die nachhaltige und innovative Praktiken umfasst, hat Ceretto den Respekt für die Umwelt zu seiner Mission gemacht. Die Weinberge, die mit Liebe und Sorgfalt gepflegt werden, sind das pulsierende Herz einer Produktion, die in Bezug auf Qualität keine Kompromisse kennt. Unter den herausragenden Etiketten erhebt sich der Barolo Bricco Rocche als Symbol für Raffinesse und Identität, ein Wein, der in der Lage ist, die Seele des Nebbiolo und das einzigartige Terroir der Langhe mit Tiefe und Charakter auszudrücken.
Jeder Schluck von Ceretto ist eine Reise durch Aromen und Geschmäcker, die Geschichten von Tradition und Innovation, von Kunst und Natur erzählen. Entdecken Sie auf Vino45 die faszinierende Welt der Weine Ceretto, wo jede Flasche eine Einladung ist, die authentische Schönheit des Piemont zu erkunden.
Adresse:
Strada Provinciale Alba/Barolo Località San Cassiano, 34 - 12051 Alba (CN), Italien
Colore: rosso granato brillante, con sfumature aranciate tipiche della varietà e dell’evoluzione in bottiglia.
Bouquet: rivela note floreali di rosa appassita, seguite da profumi di ciliegia matura, liquirizia, tabacco e spezie dolci, con accenti terrosi e di sottobosco che ne testimoniano la complessità.
Gusto: equilibrato e profondo, con tannini fitti e ben integrati, sorretti da una freschezza viva e da una componente minerale che guida un finale lungo e persistente, capace di evolversi ulteriormente negli anni.
- Gambero Rosso: 2/3
- Wine Spectator: 94/100
- James Suckling: 93/100
- Robert Parker: 92/100
- Vinous (Antonio Galloni): 91/100
Valutazione Complessiva: 92/100
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IL VINO
Barolo DOCG 2018 di Ceretto è prodotto secondo l’antica consuetudine di assemblare uve Nebbiolo da diversi crudella tenuta, situati nei comuni di La Morra, Barolo e Serralunga. Le differenti caratteristiche dei suoli li rendono complementari, dando origine a un Barolo armonioso, complesso ed equilibrato, sintesi perfetta della tradizione langarola e dello stile Ceretto. Coltivato con metodi biologici e biodinamici, fermenta in acciaio con lunga macerazione e affina per almeno 24 mesi in botti grandi di rovere, che rispettano la purezza varietale. Al naso esprime rosa appassita, ciliegia, liquirizia e spezie, mentre al palato è strutturato ma elegante, con tannini fitti e ben fusi, e un finale minerale e persistente. Ideale con brasati, selvaggina, tajarin al ragù e formaggi stagionati. Un grande classico delle Langhe, di raffinata personalità.
LA FILOSOFIA
I nostri vigneti sono coltivati secondo il modello dell’agricoltura biologica, che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, secondo un modello di sviluppo sostenibile per la natura e per l’uomo, che possa durare nel tempo.
Il termine Agricoltura biologica indica un metodo di coltivazione che ammette l’impiego di sole sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica(concimi, diserbanti, insetticidi). Tutti i nostri vigneti (160 ettari totali) sono stati convertiti, dal 2010 ad oggi, ad agricoltura biologica. Una scelta rivoluzionaria che cambia radicalmente i metodi di conduzione dei vigneti, volta ad un maggiore rispetto del suolo, delle uve e dell’uomo. Nel 2016 abbiamo ottenuto con la vendemmia 2015 la Certificazione e i primi vini bio sono stati imbottigliati.
L'AZIENDA
Selezionare le vigne nelle posizioni storicamente più valide era l'obiettivo dei due fratelli Bruno e Marcello Ceretto. Questa idea, derivata da un viaggio in Borgogna, avrebbe dato ragione alla famiglia e reso i vini Barolo e Barbaresco tra i più apprezzati al mondo. Una rivoluzione, all'epoca, per un territorio in cui il concetto di cru era totalmente sconosciuto, ma, soprattutto, una geniale intuizione. Una vera lotta, la loro, intrapresa col padre Riccardo, che le uve le comprava per poi vinificarle. "Incominciate un percorso difficile, la terra non ha mai creato ricchezze a nessuno" sosteneva Riccardo, ma i testardi Bruno e Marcello non avevano dubbi "siamo per la terra al cento per cento, la cantina certo un poco conta, comunque i grandi vini si fanno con l'uva". Iniziano quindi a sognare etichette che portino il nome del vigneto e su cui appaia anche la sua fotografia: "così chi beve quel vino ha sotto gli occhi la vigna da cui proviene. La vigna è storia, i nomi delle colline restano nel tempo, non mutano e questo rafforza la qualità e la credibilità dei vini qui prodotti. Una vigna la puoi cercare, visitare, toccare, sempre". Nel 1986 The Wine Spectator, forse la più influente rivista americana nel mondo del vino, mette in copertina i due fratelli langaroli chiamandoli Barolo Brothers. Bruno e Marcello hanno meno di 50 anni, ma non si fanno travolgere da quella che è una consacrazione ufficiale, a cui tutti aspirano ma pochi riescono ad ottenere. Oggi si sono mantenuti fedeli a se stessi, non hanno smesso di sognare e combattere per un obiettivo giusto. Intanto la Langa è cresciuta con loro e con chi, come loro, antepone al proprio nome quello della terra che li ha fatti nascere e li ha accompagnati per tutta la vita.